Il Ratto o rapimento di Elena è un episodio mitologico tratto dall’Iliade di Omero, poema epico che narra della guerra di Troia, di eroi, di amori, di inganni, di gloria e ricchezze. Un testo letterario, tristemente attualissimo, sui desideri degli esseri umani più o meno necessari che grandi filosofi da Epicuro a Schopenhauer per arrivare a Freud, padre della psicoanalisi moderna, hanno cercato di capire e spiegare.
Al centro della storia c’è ovviamente la donna più bella del mondo Elena, figlia di Zeus e di Leda, sorella di Castore e Polluce (gemelli dalla grande storia di amore), moglie di Menelao re di Sparta, e infine, innamorata grazie all’aiutino di Afrodite di Paride secondogenito di Priamo re di Troia.
La tela splendidamente dipinta racconta appunto del rapimento di Elena, soggetto molto replicato nella pittura seicentesca e non sola, la figura femminile centrale illuminata da un fascio di luce intenta a liberarsi dalle grinfie di Paride e dei suoi scagnozzi che la stanno trascinando verso l’imbarcazione che la porterà a Troia.
Il dipinto è riferibile alla produzione di Giovanni Paolo Cervetto giovane di vivace ingegno allievo di Valerio Castello “che imitava si bene il maestro, che le sue copie furono talvolta per originali tenute.” [F. De Boni, Biografia degli artisti, ovvero Dizionario della vita e delle opere dei tipografi e dei musici di ogni nazione, Venezia, 1852, p. 210].
Soggetto piacevole, il formato contenuto ne permette una facile collocazione. Si ringrazia la dott.ssa Orlando per aver confermato l’attribuzione.
Dimensioni: tela 46 x 89 cm