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Cod: 296852
Composizione con pappagallo, fiori e frutti e con scimmia, uva, melograno e altri frutti
Autore : Stefano Camogli (Genova 1619/192 – 1690)
Epoca: Seicento

Gli inediti dipinti sono riferibil al pittore Stefano Camogli (Genova 1619/192 – 1690) detto il “Camoglino” Pittore eccellente di arabeschi, di fogliami, di fiori, e di cose tali [R. Soprani nelle Vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi  (in questa seconda edizione rivedute, accresciute, ed arricchite di note da Carlo Giuseppe Ratti), p.31] allievo del maestro fiammingo/genovese Jan Roos e successivamente collaboratore, nonché cognato, di Domenico Piola.
Il formato delle due tele, lunghe e strette, fa presupporre che la loro collocazione fosse ai lati di una finestra di un balcone, come spesso era in uso “arredare” le dimore all’epoca; è proprio la balaustra a richiamare un giardino esterno su cui poggiano rispettivamente una composizione di fiori ed una di frutta. 
Gli artisti inserivano spesso nelle loro tele degli elementi compositivi; ad esempio le pellicce o i gioielli per rappresentare lo status degli effigiati ma anche animali messi non a caso ma con un preciso significato simbolico. L’inserimento di questi simpatici animaletti erano molto richiesto proprio dalle famiglie nobili ed aristocratiche specialmente il pappagallo, uccello esotico raro, considerato uno status symbol che solo i ricchi potevano avere nelle loro voliere. 
Ai piedi dei due basamenti spiccano un pappagallo ed una scimmietta due specie molto “umane”. Il primo, simbolo dell'eloquenza, attraverso l’arte della parola cercherà di persuadere l’intelletto dell’uomo, ovvero della piccola scimmietta, ad abbandonare la malizia del peccato, sessuale e lascivo. Quindi una sorta di allegoria.
Due bellissime tele, in ottime condizioni di conservazione, che vanno ad aggiungersi al catalogo di un importante pittore  naturamortista del barocco genovese.

Dimensioni: 132,5 x 38 cm