Il busto qui presentato, scolpito da un unico blocco di marmo bianco, raffigura “Bacco” Genova inizi del XVIII secolo opera di Domenico Parodi (Genova 1672-1742) e Francesco Biggi (Genova 1672-1736).
Le notizie sulle vite  del pittore e dello scultore le riporta Raffaele Soprani (pittore e storico d’arte) nelle Vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi. Rivedute, accresciute, ed arricchite di note da Carlo Giuseppe Ratti pittore, Tomo secondo, Genova,1759,  pp. 208-232.
Domenico, figlio di Filippo, pittore, scultore ed architetto, nella statuaria “ fu maestro il Padre: indi ne proseguì lo studio da se con tale accuratezza, e costanza; che in questa Professione riuscì non meno di quello riuscito fosse nella Pittura ”(p. 222)
Alla morte del padre ne ereditò la prestigiosa bottega ed uno dei sui discepoli Francesco Biggi “Avea questo Biggi molta abilità, e grazia in lavorare il marmo: ed il nostro Domenico tanto si fidava della perizia di lui; che, datogli il modello, gli lasciava la libertà di condurre su quello la statua.”(p. 230)
In questa nostra scultura il dio, nonché figura allegorica dell'autunno, è raffigurato come un giovane dalla bellezza androgina, il corpo nudo è avvolto da un morbido manto; i capelli  acconciati da fiori e un grappolo di vite circondano il viso su cui è accennato un leggero sorriso.
L'opera inedita è corredata da scheda attributiva del prof. Daniele Sanguineti che la definisce un importante tassello nel catalogo della statuaria progettata da Domenico Parodi e realizzata da Francesco Biggi.

Dimensioni: altezza 52 cm