Характеристики артикула : 437774
Madonna
Автор : Lorenzo Pasinelli (Bologna 1629 –Bologna 1700)
Эпоха: Seicento
Размеры В x Ш x Г  

Questo bellissimo dipinto raffigurante la “Madonna”, in ottimo stato di conservazione,  è chiaramente ascrivibile alla mano di Lorenzo Pasinelli (Bologna 1629 –Bologna 1700) pittore italiano del tardo barocco.
Formatosi nella scuola dei Carracci e nella cerchia di Simone Cantarini studiò  le opere di Guido Reni e del Guercino riuscendo a coniugare nelle sue opere modernità e tradizione della pittura bolognese del Seicento.
Da uno sfondo neutro di cielo e nubi, attraversato da raggi luminosi, emerge la figura della Vergine partecipe della luce divina; il suo sguardo è rivolto verso l’alto in contemplazione, le braccia sono incrociate e le mani sono giunte sul petto in segno di devozione. In alto, sia a destra che a sinistra, si distinguono gruppi di tre cherubini che vegliano la Madonna.  
La nostra tela presenta una palmare somiglianza con il celebre dipinto, di identico soggetto, commissionato al pittore  bolognese dal principe del Liechtenstein Johann Adam agli inizi degli anni Ottanta del Seicento. Quest’ultimo mostra tuttavia una differente fisionomia della Vergine, uno sfondo più scuro  e l‘assenza dei sei cherubini.          
Carmela Baroncini, autrice della monografia dedicata al pittore, accosta il dipinto conservato nella collezione Liechtenstein Vaduz- Vienna ad un’incisione all’acquaforte conservata a Bologna (Pinacoteca Nazionale, Gab. dei Dis. e stampe, P.N. 5096, vol 11) e ad altri tre esemplari all’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Questi ultimi  presentano in calce a sinistra la scritta “Lau Pasinellus Pin” e in calce a destra la lettera D, che racchiude al suo interno un piccola  B, elemento che induce la studiosa ad attribuire le stampe all’incisore Dotti. 
Baroncini ritiene “….evidente che questa stampa riproduca la Madonna del Pasinelli per il Liechtenstein” (C. Baroncini, Pasinelli, Rimini 1993, schede 51 e 119, pp. 264-266; 387-388). In realtà, l’incisione raffigura in controparte e in maniera puntuale il nostro dipinto che, non essendo conosciuto quale fonte di traduzione per la stampa, ha indotto la studiosa ad associare erroneamente l’incisione al dipinto oggi conservato a Vaduz-Vienna.
Per quanto riguarda la cronologia dell’opera, si può concordare con un’esecuzione databile ai primi anni Ottanta del Seicento, contemporanea quindi al quadro realizzato per il principe Johann Adam Liechtenstein. 
Siamo quindi di fronte a un inedito di straordinaria importanza per lo studio dell’attività di Pasinelli e a un’aggiunta fondamentale al catalogo dell’Artista.

Dimensioni: tela 80 x 63,5 cm - cornice intagliata e dorata 103 x 81 cm

 

MR Antichità di Rita Stasi 
Via Palestro 37/R 
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