Anton Maria Vassallo (Genova 1617/18 – Milano 1660) era un pittore di successo e questo nostro splendido dipinto ne è l’esempio pratico. Egli infatti “il più fiammingo dei naturamortisti genovesi” (Anton Maria Vassallo, A. Orlando, Sagep, 1999) usava replicare i suoi dipinti come modus operandi.
Con lo stesso soggetto se ne conoscono infatti altre due versioni autografe con piccole varianti pubblicate nella sua monografia (fig. 62 e 63 pag. 46).
Allievo di Vincent Malò (Cambrai 1602/1606-Roma 1644) “Fiammengo pictore” ma “.. si rendette in breve padrone del vago, e grazioso colorire del Maestro, che dal famosissimo Rubens appreso l'avea” così lo descriveva il biografo R. Soprani nelle “Vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi ” (in questa seconda edizione rivedute, accresciute, ed arricchite di note da Carlo Giuseppe Ratti, Tomo primo, 1768-1769, p. 332) e aperta bottega propria dipinse “ tele ad olio in grande, e in piccolo, nel quali a meraviglia riusciva. Ebbe occasioni di fare ritratti: e n'acquistò molto grido per la somiglianza, che avevano co' proposti originali: siccome pure assai fu stimata la sua perizia nel dipingere al naturale fiori, frutti, animali, e paesi; per divenire universale in Pittura ” (ibidem,p. 333).
Dimensioni: tela 60x80 cm - cornice 102x113